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Austria anticipa i tempi e sospende la legge sull’obbligo vaccinale

09/03/2022 12:55 - Aggiornamento 09/03/2022 12:57

L’Austria sospende almeno per il momento, la legge sulla vaccinazione obbligatoria anti-Covid. A dare l’annuncio oggi il ministro per gli Affari costituzionali Karoline Edtstadler, durante una conferenza stampa svoltasi a Vienna. «Abbiamo deciso di seguire il consiglio della commissione di esperti» e di «sospendere» così il vaccino obbligatorio, ha spiegato.

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Austria sospende obbligo vaccinale

Austria anticipa i tempi e sospende la legge sull’obbligo vaccinale

Una decisione che non sorprende: nelle scorse settimane il governo austriaco aveva deciso di revocare progressivamente la maggior parte delle restrizioni anti-Covid. Già dal 19 febbraio scorso, infatti, in Austria non è più richiesto il Super Green Pass nei ristoranti, nelle palestre e e in altri contesti. Dal 5 marzo nei negozi non servono più né mascherine FFp2 né certificazione verde. Un provvedimento dettato dalla situazione epidemiologica. A causa della presenza della variante Omicron, ha spiegato ancora Edtstadler, l’obbligo vaccinale non risulta più proporzionato. La situazione sanitaria, comunque, verrà rivalutata tra circa tre mesi, ha sottolineato ancora il ministro della Salute austriaco, Johannes Rauch. La sospensione è scaturita dopo un parere della task force degli esperti. «Come il virus anche noi dobbiamo adattarci in continuazione», ha detto ancora Edtstadler. E, proprio per questo motivo, la legge è stata messa in standby.

Austria sospende obbligo vaccinale

Effetto della variante Omicron ormai dominante

«Come ex giudice sono convinta che una legge senza sanzioni è inutile», ha concluso il ministro Edtstadler nel suo intervento. Dunque, in caso di recrudescenza del virus il governo è pronto a «reagire in modo molto tempestivo», ripristinando la misura. La vaccinazione obbligatoria, lo ricordiamo, era entrata in vigore a febbraio, ma finora non è mai stata emessa alcuna multa, dal momento che le violazioni dell’obbligo avrebbero dovuto essere punite a partire dalla metà di marzo. Leggi anche l’articolo —> Pandemia finita? L’allarme di Cartabellotta: «La circolazione virale è ancora alta»

 

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