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Coronavirus, infettivologa Chironna: «Al mare ammassati, come se il Covid non ci fosse. Ma siamo impazziti?»

03/08/2020 10:20 - Aggiornamento 03/08/2020 10:22

«Buona estate, ma ringraziate chi continuerà a lavorare per limitare i danni di irragionevoli comportamenti». Così su Facebook si sfoga la professoressa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia molecolare dell’unità operativa di Igiene del Policlinico di Bari. Si tratta del principale centro pugliese, in cui vengono processati i tamponi per l’individuazione del Coronavirus. L’infettivologa si è detta parecchio preoccupata per i comportamenti individuali delle persone che rischiano di far salire la curva del contagio. 

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Coronavirus, infettivologa Chironna: «Al mare ammassati, come se il Covid non ci fosse. Ma siamo impazziti?»

«Siamo in agosto e ci aspettano le 2-3 settimane più critiche di questo incredibile 2020 dopo i durissimi mesi di marzo e aprile. Fiumi di macchine verso le mete turistiche. Le solite della nostra regione. Le persone hanno però rimosso o dimenticato che per poter godere di qualche giorno di riposo e di mare devono stare attenti e adottare adeguati comportamenti per evitare nuovi focolai di infezione», ha scritto su Facebook la prof.ssa Maria Chironna. Invece «si fanno feste, anche con gente sconosciuta, si va in discoteca. E anche se all’aperto, ma a 20 cm di distanza, il rischio è altissimo. Ci si riversa in spiaggie cercando di piazzare l’ombrellone il più vicino possibile al mare, incuranti che già ci sono altre persone a mezzo metro. Tanto siamo all’aperto. E mentre si discute e ci si preoccupa di capire se il virus possa essere anche trasmesso con la via aerea, a distanza, osservo comportamenti assolutamente deplorevoli. E, lasciatemelo dire, anche da parte di personale sanitario», ha tuonato sul suo profilo social la dottoressa.

«Che uno possa essere portatore del virus non ce l’ha scritto in fronte», lo sfogo dell’infettivologa sui social

«Arrivano amici da fuori e che non vedevamo da tempo e che si fa? Ci si abbraccia e ci si bacia. Poi ci vediamo da me in villa, stasera facciamo un piccola festicciola. Uelà, amico mio? Che si dice a Milano? (…) Magari la mascherina ce la portiamo dietro, ma l’abbassiamo per l’occasione. Igiene delle mani e disinfettanti… Un ricordo passato. Flaconi presenti all’ingresso di lidi e sui banconi ma il livello è sempre lo stesso. Ma siamo impazziti? Preferisco essere derisa da amici che non vedo da tempo e che mi trovano “cambiata” ed “esagerata” quando aggrotto la fronte e protendo la mano in avanti impedendo l’abbraccio e i baci di default. Non è finita. E che uno possa essere portatore del virus non ce l’ha scritto in fronte. E io ho ancora ben stampate nella mente le scene di marzo e aprile, il deserto delle strade e le sirene notturne», ha concluso Chironna. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus Sabaudia, bagnino positivo al Covid: si cercano i contatti