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Media sondaggi, con Letta il Pd risale la china: ora è al 19%

30/03/2021 12:19 - Aggiornamento 30/03/2021 12:21

Con Letta il PD risale, è ora al 19,1%. Questi in sintesi i dati dell’ultima media sondaggi elaborata da Termometro Politico. La settimana dal 22 al 28 marzo mette a confronto le rilevazioni di 6 istituti: SWG, la stessa Termometro Politico, Tecnè, Winpoll, Noto e Ipsos. (prosegue dopo la foto)

Sondaggi oggi, la media di Termometro Politico del 30 marzo 2021

Il dato saliente questa settimana è il recupero del Pd. Dopo l’arrivo di Enrico Letta vi è stato un ritorno di alcuni elettori che dopo le dimissioni di Zingaretti, secondo i sondaggi, era propensi a migrare verso altri lidi. Così il Partito Democratico guadagna più di un punto e arriva al 19,1%. Si tratta di decimali sottratti oltre che probabilmente all’astensione, un po’ a tutti i partiti vicini.

Così il Movimento 5 Stelle scende al 16,3%, LeU al 3,1%, Italia Viva al 2,5%, Azione al 3%. Nel centrodestra prosegue il lento avvicinamento di Fratelli d’Italia alla Lega. I primi arrivano al 17,4%, mentre la seconda è in discesa al 23,1%. Piuttosto stabile Forza Italia al 7,4%.

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Lo scenario politico è in forte movimento

Dalla media dei sondaggi emerge chiaramente come lo scenario politico italiano sia in forte movimento. E se per il momento è più appariscente ciò che accade a sinistra dello schieramento, è ormai certo che prima delle amministrative anche a destra accadrà presto qualcosa d’importante. La formula del centrodestra attuale è logora e i malumori si sentono sia sul versante di centro, leggi Forza Italia, sia all’estrema, con Fdi che scalpita per un ruolo più importante, nonostante sia divisa degli alleati storici nel sostegno al governo Draghi.

A sinistra la transizione del Pd sembra avviata verso un percorso definito. Letta vuole anestetizzare le correnti interne ai Dem che da anni lacerano e indeboliscono il partito. Ma se il ritorno al “centralismo democratico” sembra più un’utopia che altro, la possibilità di un dialogo interno e non solo sulle alleanze nel campo del centrosinistra, appare decisamente più concreto. Poi c’è la nuova “rivoluzione” 5 Stelle, con il duo Conte-Grillo pronto a sacrificare il nome (e forse anche buona parte dell’anima” del Movimento) per lanciare “Italia più 2050”, la creatura futuristica che ha più l’aspetto di un contenitore che quello di un partito. E che rispolvera il termine “compagni”: un avviso a Letta, concorriamo sullo stesso terreno.