Continuano a destare polemiche le recenti dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul reddito di cittadinanza. A proposito della misura pentastellata reinserita nell’ultima manovra del governo Draghi, il Cavaliere ha detto: «Gli importi che sono finiti a dei furbi che non ne avevano diritto, sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito è andato finalmente a contrastare». Il leader di FI ha poi sottolineato: «Si tratta di una misura che aiuta i poveri». Nel 2018 l’ex premier la pensava diversamente, tant’è che definì il sussidio economico come «negativo e distruttivo». Ad attaccare oggi Berlusconi su «Libero» Feltri, che definisce l’uscita clamorosa.
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Berlusconi, stoccata da Vittorio Feltri: «Pur di fare il presidente della Repubblica…»
«Negli ultimi tempi il nome dell’ex premier compare quotidianamente sui media: si dice che egli potrebbe essere eletto presidente della Repubblica, cosa che a noi farebbe piacere ma che consideriamo improbabile. Intendiamoci, a me personalmente è simpatico, gli sono grato avendo lavorato anni per lui con somma soddisfazione. Silvio non ha mai messo il becco nelle mie prestazioni al Giornale che dirigevo, e mi ha sempre garantito una retribuzione invidiabile. Il suo rispetto per la libertà di stampa è stato totale, e di questo lo ringrazio anche a nome dei redattori che di tale libertà hanno goduto. Ciò non mi impedisce di essere talvolta in disaccordo con lui se fa dichiarazioni politiche», ha scritto nel suo editoriale Vittorio Feltri dal titolo “Ci mancava perfino il Cav grillino. Pur di fare il presidente della Repubblica…”. Il giornalista nelle battute iniziali ha ricordato che il Cavaliere ha ricevuto la terza dose di vaccino al San Raffaele di Milano. Nel video l’ex premier ha elogiato i benefici del siero, unico rimedio per uscire dalla pandemia.
«Quando ha aggiunto che il reddito di cittadinanza è stato una panacea contro la povertà, non sono riuscito a seguirlo…»
A far “infuriare” Feltri la mano di Berlusconi tesa al sussidio fortemente voluto dal M5s: «Ha detto di rispettare i grillini, e fin qui nulla da obiettare. Ma quando ha aggiunto che il reddito di cittadinanza è stato una panacea contro la povertà, non sono riuscito a seguirlo. Perché la miseria non si contrasta concedendo oboli a chiunque preferisca farsi finanziare dallo Stato piuttosto che trovarsi una occupazione». Il direttore bergamasco ha spiegato le sue ragioni: «Conosco l’obiezione al mio ragionamento: mancano opportunità di impiego. Trattasi di una balla bella e buona. Infatti gli imprenditori sono a caccia di manodopera che non riescono a catturare per far funzionare le loro aziende. Ovvio». Feltri è contrario al sussidio difeso strenuamente dal leader del MoVimento Giuseppe Conte: «Il reddito di cittadinanza, caro Berlusconi, produce soltanto danni gravi all’economia nazionale, è un incentivo per vari individui a grattarsi il ventre, come si evince dalle cronache giornalistiche. Aiutare i veri poveri è un dovere, ma sostenere i lazzaroni incoraggiandoli a rimanere inerti è un peccato mortale». Leggi anche l’articolo —> Quirinale, Elsa Fornero spiazza tutti a “In Onda”: «Berlusconi? È un uomo che ama la vita…»