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M5s, oggi il voto su Rousseau, per alcuni: «Quesito manipolatorio», Conte e Di Maio per il sì

11/02/2021 08:59 - Aggiornamento 11/02/2021 09:07

M5s Rousseau voto oggi – Giovedì 11 febbraio 2021. Giornata cruciale per le sorti politiche del nostro paese. Gli iscritti al Movimento 5 Stelle voteranno su Rousseau l’appoggio al governo Draghi, dopo il rinvio chiesto dal fondatore Beppe Grillo. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio spinge per il sì: «Il reddito non si tocca, il Mes non è citato». Dello stesso avviso il premier uscente Giuseppe Conte: «Se fossi iscritto sulla piattaforma voterei sì a Draghi». Nel frattempo l’ex dirigente della Bce ha incassato anche l’ok delle parti sociali.

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M5s Rousseau voto oggi, per alcuni: «Quesito manipolatorio», Conte e Di Maio per il sì

Il voto di Rousseau sul governo Draghi sarà avviato oggi alle ore 10 e durerà fino alle 18. Il quesito è il seguente: «Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica, e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?». L’annuncio che il ministero, che accorpa le competenze di Ambiente e Sviluppo, sarà istituito nell’ipotetico governo Draghi l’ha dato la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi, subito dopo l’incontro della delegazione degli ambientalisti con il premier incaricato. «La buona notizia è che ci sarà un ministero della Transizione ecologica», ha dichiarato la Bianchi. Tredici parlamentari pentastellati parlano però di quesito volto ad inibire il voto contrario.

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«La motivazione del rinvio era dunque un mero pretesto»

Tredici parlamentari del Movimento contestano il quesito su cui votare. «È stato formulato in maniera suggestiva e manipolatoria, lasciando intendere che solo con la partecipazione del M5s al governo si potranno difendere i provvedimenti adottati dal precedente governo e dalla precedente maggioranza», scrivono in una nota, in cui definiscono la votazione «tendenziosa e palesemente volta a inibire il voto contrario alla partecipazione del M5s al Governo Draghi». E ancora: «La motivazione del rinvio era dunque un mero pretesto per posticipare il voto ad un momento maggiormente propizio per condizionarne l’esito».

In serata però Luigi Di Maio è tornato alla carica, sottolineando l’importanza di sostenere il governo Draghi: «Domani voterò convintamente sì sulla piattaforma Rousseau». L’alternativa, domanda l’ex capo dei grillini, sarebbe quella di andare all’opposizione: «Ma di chi, di noi stessi?». E ancora: «Dobbiamo partecipare a questo governo per difendere quello che abbiamo ottenuto e spendere bene i soldi ottenuti da Giuseppe Conte. Io mi fido dinoi e mi fido di voi, io mi fido di Grillo, io mi fido di Conte. (…) Se qualcuno ha voglia di passare il tempo a puntare il dito, può sempre farlo, è un suo diritto puntare il dito, ma in questo momento stiamo decidendo il destino dell’Italia per i prossimi 10-20 anni, e io, a vedere altri che spendono 240 miliardi, il piano Marshall del nuovo millennio, non ci sto. Quindi voto sì», ha concluso Di Maio. Leggi anche l’articolo —> Governo Draghi, Meloni: «Strano che Salvini parli a nome centrodestra», verso la spaccatura?