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Vaccino Coronavirus, Sileri: “Per vaccinare tutti servirà gran parte del 2021”

03/12/2020 18:43 - Aggiornamento 03/12/2020 18:44

Vaccino Coronavirus. Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri (M5S), ospite oggi di Radio Cusano Campus, è tornato sul tema più caldo del momento. Ha parlato del vaccino che ha già ricevuto il via libera della Gran Bretagna ma soprattutto della campagna di vaccinazioni in Italia. E dalle sue parole sembra proprio che il governo abbia intenzione, in qualche modo, di rendere obbligatorio per tutti farsi somministrare il vaccino.

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Vaccino Coronavirus, Sileri: “L’anticipo in Gran Bretagna? Noi ci affidiamo all’Ema”

Sull’ok del vaccino in Gb. “Si tratta di pochi giorni di differenza –ha affermato Sileri-. Noi ci affidiamo all’Ema. Credo che questo anticipo sia ininfluente e non abbia né un valore politico, né sia sintomo di un ritardo dell’Europa, è semplicemente un anticipo di pochi giorni, non va strumentalizzato. Io sono contento che venga fatto, l’importante è che si inizi con la vaccinazione in sicurezza. Vuol dire che ci si sta muovendo nella giusta direzione a breve arriverà anche l’ok dell’Ema”.

La vaccinazione in Italia: “Servirà gran parte del 2021 per vaccinare tutti”

Sulla vaccinazione in Italia. “Quando sarà raggiunta l’immunità di gregge non dovremo più girare con le mascherine. Nel periodo di transizione le precauzioni dovremo continuare a tenerle. La popolazione più fragile sarà vaccinata prima, poi si procederà con tutta la popolazione, nel mentre le precauzioni che oggi utilizziamo saranno necessarie. L’Italia avrà il 13,5% di tutte le dosi che ha l’Europa, ma non arriveranno tutte insieme, arriveranno scaglionate. Non è che nel mese di gennaio vaccineremo 60 milioni di persone, secondo me servirà gran parte del 2021 per vaccinare tutti. Il vaccino sarà gratuito, lo somministreranno i sanitari e ci sarà in campo anche l’esercito che del resto è stato in campo fin dalla prima ora”.

Il caso del piano pandemico non aggiornato sollevato da “Report”

Sul servizio di Report e il caso del piano pandemico non aggiornato Sileri fa affermazioni abbastanza sconcertanti. “Si dice che l’Italia non fosse pronta –  ha detto alla radio romana – ma abbiamo visto che non era pronto nessuno quando è arrivato questo virus. Il fatto che il piano pandemico fosse troppo vecchio è vero, credo che qualche spiegazione da questo punto di vista dovrebbe essere data”. Anche da lui, a questo punto, considerato che è viceministro della Salute.

Le parole che seguono sembrano un chiaro invito al suo “superiore”, il ministro della Salute Roberto Speranza. “Credo che si debba semplicemente rilasciare un’intervista per spiegare quello che è accaduto – afferma Sileri – quello che è stato fatto, quelle che sono le lacune, non credo che ci siano segreti. Oms? Qualche problemino c’è stato, di comunicazione, di direttive, però tutto deve essere proporzionato al fatto che ci trovavamo di fronte ad un evento mai accaduto. E’ chiaro che qualche dubbio c’è, qualche perplessità, il mio consiglio è di spiegare ciò che è accaduto con trasparenza, perché a livello comunicativo sicuramente qualcosa poteva essere fatto meglio”. >> Le notizie di politica italiana