Spuntano nuove prove riguardo all’incidente sul Lago di Garda: un video. Un motoscafo ha travolto e ucciso Umberto e Greta. Il video è un elemento fondamentale per l’indagine: il filmato riprende gli ultimi attimi di vita delle due vittime e la dinamica completa dell’accaduto. Già agli arresti il turista tedesco responsabile delle due morti, si era consegnato autonomamente alla giustizia.
Incidente Lago di Garda: il video
Le telecamere di un’abitazione privata a San Felice del Benaco hanno ripreso l’accaduto. Il filmato ha permesso al giudice per le indagini preliminari Andrea Gaboardi di ricostruire il momento dell’incidente. Il delitto è avvenuto il 19 giugno scorso alle 23.24. Un terribile scontro tra due imbarcazioni.
Le telecamere inquadrano una piccola barca, quella di Umberto e Greta, segnalata da una luce bianca di coronamento. A un certo punto si intravede un’altra imbarcazione molto più grande sfrecciare nelle acque del Lago che arriva a forte velocità. Il motoscafo è saltato sopra la barca di Umberto. “Chiarissimo appare il momento dello scontro tra i due natanti, con il motoscafo che, dopo aver violentemente colpito la piccola barca, è letteralmente saltata sopra di essa, sollevandosi in modo vistoso”. Subito dopo l’impatto, il motoscafo continua imperterrito senza rallentare verso Salò. Per il giudice è inoltre chiaro che “Umberto Garzarella sia stato dilaniato dal passaggio del motoscafo sopra la barca”. Greta invece è stata sbalzata in acqua e non ce l’ha fatta: è morta annegata a causa delle gravissime lesioni riportate.
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Arrestato Alexander Patrick Kassen
Il video che riprende la scena dell’incidente è una prova schiacciate. Infatti il filmato ha contribuito all’arresto di Patrick Kassen, il turista tedesco alla guida del motoscafo che ha investito Umberto e Greta. L’uomo è accusato, insieme ad un altro turista che era con lui nel motoscafo, di duplice omicidio colposo e omissione di soccorso.
Ieri, 5 luglio, le autorità italiane hanno arrestato Kassen al Brennero. L’uomo si è consegnato autonomamente alle autorità italiane accompagnato dal suo avvocato. In aggiunta un’altro fatto a sfavore dell’imputato è “il conclamato stato di ubriachezza” che hanno dimostrato gli esami medici. Proprio il video nelle mani degli inquirenti ha dimostrato che i turisti viaggiavano a una velocità di quattro volte superiore al limite.